Generale e politico ateniese.
Figlio di Lico del demo di Stiria, era trierarco (411 a.C.) presso Samo quando
ad Atene ebbe luogo il rivolgimento in senso oligarchico. Eletto, con Trasillo e
altri, stratego del Governo democratico costituito dalla flotta di Samo in
opposizione all'oligarchia dei Quattrocento, impedì che la flotta
muovesse contro Atene e trasformasse il conflitto in una guerra civile; quindi,
riprese le operazioni navali contro i Peloponnesiaci operanti nell'Ellesponto,
partecipò con successo alle battaglie di Cinossema, di Abido e di Cizico
(411-410 a.C.), assecondando il ritorno di Alcibiade ad Atene.
Riconquistò poi le Isole di Taso e Abdera che si erano ribellate e prese
parte come trierarco alla battaglia navale delle Arginuse (406 a.C.). Costretto
ad abbandonare Atene in seguito all'instaurarsi del Governo dei Trenta
capeggiato da Crizia,
T.
si rifugiò a Tebe, donde
preparò il ritorno in patria con le armi. Occupato il castello di File,
avanzò contro il Pireo, di cui si impadronì dopo aver affrontato i
Trenta e i loro seguaci in uno scontro vittorioso in cui Crizia cadde
combattendo. Gli Spartani allora mossero contro di lui, ma le divergenze tra i
loro comandanti portarono presto a una pacificazione tra gli Ateniesi delle
varie tendenze e alla liberazione dell'Attica dal giogo spartano. Rientrato ad
Atene con i fuoriusciti (403 a.C.),
T.
restaurò la
democrazia, divenendo insieme ad Anito uno degli uomini di Stato più
influenti dell'epoca. Deciso a risollevare la città dalla rovina,
intervenne nel conflitto tra Sparta e la lega beotica (guerra corinzia, 395
a.C.), proponendo e facendo votare al popolo l'alleanza con quest'ultima; egli
stesso comandò il contingente ateniese nella battaglia decisiva, che ebbe
luogo nei pressi del fiume Nemea. In seguito si dedicò, in qualità
di stratego (389-388 a.C.), alla ricostituzione dell'Impero marittimo ateniese:
riconquistò Taso, Samotracia, il Chersoneso, Bisanzio e Calcedonia;
rafforzò il predominio ateniese in Lesbo, recuperò Alicarnasso e
si spinse fino all'Eurimedonte. Fu ucciso dagli abitanti di Aspendo nel corso di
una spedizione lungo la costa della Panfilia (445 a.C. circa - Aspendo 388
a.C.).